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Per la circonferenza, purtroppo, è necessario riporre in frigo la bottiglia di champagne che avevamo preparato per festeggiare l’ingresso della pianta nel club dei “5 metri”. Rilevata alla stessa altezza delle volte precedenti (m. 1,30 da terra), essa è risultata essere m. 4,90.
Non possiamo non rilevare l’estrema regolarità della crescita del Quercione: m. 4,30 nel 1983, 4,70 nel 2003 (40 cm in 20 anni) e 4,90 nel 2013 (20 cm in dieci anni). Esso sta procedendo al ritmo costante di 2 cm l’anno. Con questo ritmo, saremo autorizzati a tirar di nuovo fuori la bottiglia nel 2018. Questo dato ci costringe, purtroppo, a smentire quanti vorrebbero attribuire al Quercione una impossibile età di 900 anni. Se questo tasso di crescita vale per tutta la precedente vita della pianta – e nulla ci autorizza a pensare il contrario – essa avrebbe oggi 245 anni.
Un discorso diverso è quello relativo all'ampiezza della chioma. Misurata nella direzione parallela all'adiacente strada provinciale, essa è di 38 metri; nel senso,invece, perpendicolare alla stessa strada, essa è di 33. La media,pertanto, è di 35,5 metri. Da rilevare, tuttavia, che proprio dalla parte della strada, due grossi rami appaiono recisi da tantissimo tempo perché, troppo bassi, sarebbero stati di ostacolo alla circolazione veicolare. Poiché nel punto di amputazione la loro sezione è di circa 20 cm di diametro, si può affermare che la porzione mancante è di non meno di 5 metri, proprio i 5 metri che mancano affinché il diametro fosse di 38 metri in ogni direzione. Con questa misura il Quercione delle Checche eguaglierebbe al primo posto le misure che dieci anni fa (m. 39x37) poteva vantare la Quercia delle Streghe. Ma quest’ultima, in questi dieci anni, sarà ulteriormente cresciuta?
Valido Capodarca
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